Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi semplicemente nell’indice dei profitti? Non vi è al di là del ritmo apparente qualcosa di più affascinante, una destinazione, una vocazione anche nella vita di una fabbrica?

Così parlava Adriano Olivetti inaugurando lo stabilimento di Pozzuoli nel 1955. Una narrazione coinvolgente ed eticamente esemplare da parte di uno dei più grandi innovatori del Novecento, per restituire dignità e senso a parole come responsabilità, rispetto della persona, conoscenza.

In occasione dell’emissione di due francobolli dedicati ad Adriano Olivetti e alla Lettera 22, insieme con il Ministero per lo Sviluppo Economico, con Poste Italiane, con l’Associazione Archivio Storico Olivetti e con Pandora Rivista, abbiamo chiesto ad alcuni esponenti del mondo dell’impresa, della cultura, della pubblica amministrazione, dell’Accademia e della società civile di riflettere intorno al tema: Può l’industria darsi dei fini?

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