Dal The Hague Club all’European Foundation Centre fino a PHILEA, la Fondazione Adriano Olivetti ha sempre avuto un ruolo attivo nella promozione della filantropia in Italia e all’estero.
Sin dagli anni Sessanta quando, insieme con un gruppo di fondazioni private statunitensi (Ford Foundation e Rockefeller Foundation) ed europee (Max Planck, Thyssen, Calouste Gulbenkian , Agnelli, Bernard Van Leer e Nuffield, tra gli altri) la Fondazione Adriano Olivetti ha contribuito alla nascita del The Hague Club, formalmente istituito nel 1971 durante l’International Foundations Meeting tenutosi a Torino per volere della Fondazione Volkswagen (Germania), della Fondazione Giovanni Agnelli (Italia), della Fondazione Bernard van Leer (Paesi Bassi) e del Wellcome Trust (Regno Unito).
Il Club prese il nome dalla città olandese in cui si sono svolti gli incontri propedeutici alla sua creazione e si propose di fungere da forum per la discussione di temi rilevanti di respiro internazionale e del ruolo della filantropia nel progresso delle società contemporanee.
In continuità con l’esperienza del The Hague Club, la Fondazione ha aderito nel 1998, all’European Foundation Centre*, un network più vasto di fondazioni europee che sostiene e valorizza il ruolo e l’opera della filantropia in Europa e nel mondo.
Dal 2004 al 2008, la Presidente Laura Olivetti, ha rappresentato le Fondazioni europee, aderenti alla European Foundation Centre, nell’International Committee del Council on Foundations di Washington, che svolge una funzione di promozione della cooperazione nel campo della filantropia a livello mondiale.
Dal 2015 al 2022, Francesca Limana, responsabile Comunicazione e Progetti Editoriali, ha rappresentato la Fondazione nel Communications Professionals in Philanthropy Network, che riunisce i Responsabili della Comunicazione delle Fondazioni associate e, dal 2018 la Fondazione è nello Steering commitee del Funders’s Forum on Sustainable Cities, con cui vengono condotti studi e analisi per individuare processi innovativi per un futuro urbano più inclusivo, equo e sostenibile, in linea con i principi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.