Inaugurata a Ivrea la mostra sulla Collezione Olivetti

Collezione Olivetti

Inaugurata a Ivrea la mostra sulla Collezione Olivetti

Collezione Olivetti

Inaugurata al Museo Garda di Ivrea la mostra Collezione Olivetti, aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2021. Una selezione di oltre 100 opere d’arte di 32 artisti e oltre 100 documenti storici dell’Archivio e della Biblioteca dell’Associazione Archivio Storico Olivetti (manifesti, locandine, filmati storici, pubblicazioni, fotografie e carteggi).

Tra il 1950 e il 1964 il Centro Culturale Olivetti di Ivrea ha promosso 103 mostre, 71 concerti, 249 convegni e 52 eventi culturali. La mostra La Collezione Olivetti intende riportare l’attenzione sul valore delle iniziative culturali promosse da Adriano Olivetti quale strumento di elevazione sociale.

La funzione sociale dell’impresa si esprimeva anche attraverso le miriadi di iniziative promosse dalla Olivetti in vario modo: dalla propagazione capillare delle Biblioteche Olivetti e dei Centri Culturali, alla promozione di mostre, conferenze o dibattiti su temi dell’attualità o della cultura generale, all’organizzazione di mostre con gli artisti le cui opere, spesso e volentieri, si ritrovavano negli show-room, negli uffici dei dirigenti oppure sulle copertine delle riviste olivettiane o delle mitiche Agende Olivetti.

Collezione Olivetti prende a paradigma quattro figure fondamentali della Olivetti: quella del fondatore Camillo Olivetti,  senza il cui genio nulla sarebbe potuto accadere; quella del figlio Adriano che segna il periodo più fecondo, guidato da sensibilità e intelligenza e quelle di Giorgio Soavi e Renzo Zorzi, stretti collaboratori di Adriano Olivetti ed eredi di una visione che attribuisce alla cultura una “virtù rivoluzionaria”.

Adriano, per tutta la vita, sentirà come un dovere, una vocazione legata alla funzione del manager che, partendo dalla fabbrica, deve investire e migliorare l’intera società.

Valerio Ochetto, Adriano Olivetti. La Biografia, Edizioni di Comunità, 2011

Approfondisci

 

 

Altri argomenti che potrebbero interessarti

Precedente
Successivo

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email