A due passi da piazza Navona e dal Tevere che scorre pacifico nel centro della capitale, oltrepassato il pesante portone in legno e salite le scale di un bel palazzo in stile rinascimentale, ci si trova davanti all’ingresso della Fondazione Adriano Olivetti. E la prima volta che si varca quella soglia si è sorpresi dallo spazio interno, che prende forme e colori peculiari: il parquet marrone chiaro disperde i riflessi che invece il soffitto in vinile riproduce fedelmente e tinge di rosso, e tra i due l’orizzontale e la verticale sono messe in risalto dai montanti e dai ripiani della grande biblioteca dove, protetti dai vetri trasparenti, giacciono i libri di Adriano Olivetti. Sono all’incirca tremila ed il loro valore è inestimabile; alcuni sono copie uniche in Italia mentre altri sono consultabili solamente in poche e non sempre accessibili biblioteche settentrionali. Ma il valore di questi libri proviene soprattutto dal loro essere la collezione di un imprenditore che, rifiutando di seguire percorsi già tracciati, seguì con onestà la propria vocazione di intellettuale e di amante del benessere collettivo, e leggendoli, studiandoli, sfogliandoli andò alla ricerca dei concetti e delle parole che gli erano necessari per esprimere il proprio pensiero, trovò i dati e le analisi che nutrivano i suoi progetti, gli esempi che avrebbe potuto seguire per concretizzarli. Quei libri rappresentano la cultura di Adriano Olivetti.

Dalla postfazione di Marco Maffioletti al libro La Biblioteca di Adriano Olivetti

La biblioteca è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13 e dalle 14 alle 18. Per informazioni sulle consultazioni scrivere a biblioteca@fondazioneadrianolivetti.it,oppure telefonare negli orari di ufficio al numero 06 6877054.

Scopri il catalogo della biblioteca personale di Adriano Olivetti, per lungo tempo ospitata sugli scaffali del suo studio di Ivrea e trasferita, alla fine degli anni Novanta, nella sede della Fondazione Adriano Olivetti di Roma.

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