Dalle fabbriche di beni alle fabbriche di bene

Dalle fabbriche di beni alle fabbriche di bene

Adriano Olivetti, grande appassionato di urbanistica vedeva Ivrea non come un semplice agglomerato urbano ma voleva contemplarla, guardarla dentro e dare vita a una città senza barriere (…) Fu anche un grandissimo imprenditore, ovvero qualcuno che dà vita a un’impresa, a qualcosa di grandioso. (…) Insieme con La Pira e Maritain fu un alfiere della centralità della persona.

Con queste parole l’Ambasciatore Pietro Sebastiani ha salutato gli ospiti intervenuti all’incontro “Dalle fabbriche di beni alle fabbriche di bene. L’attualità del modello olivettiano per un nuovo paradigma economico” promosso dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, a cui sono intervenuti la nostra Presidente Cinthia Bianconi, il nostro Segretario Generale Beniamino de’ Liguori Carino insieme con Giulio Sapelli, Professore Emerito di Storia Economica all’Università degli Studi di Milano e membro del CdA della Fondazione Eni Enrico Mattei, Marco Trombetti, Amministratore Delegato e Fondatore di Translated / PI Campus e S.E.R. il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, moderati da Virginia Desirée Zucconi, Vice Presidente UCID Roma.

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