Fotografare l’Universo Olivetti: un talk al MAXXI

MAXXI Universo Olivetti

Fotografare l’Universo Olivetti: un talk al MAXXI

MAXXI Universo Olivetti

Si è svolta venerdì 3 dicembre, presso la Sala Carlo Scarpa del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, la conversazione a più voci con Luca CampigottoClaudio GobbiFrancesco MattuzziValentina Vannicola moderati da Simona Antonacci, curatrice per la Fotografia del MAXXI Architettura, promossa dalla Fondazione Adriano Olivetti e dal MAXXI nell’ambito delle iniziative connesse alla mostra internazionale Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta.

Dopo il successo dei tre cicli di Lezioni Olivettiane al MAXXI dedicate alle città, agli architetti e ai designer di Adriano Olivetti, siamo tornati dal vivo per parlare del patrimonio olivettiano e della sua eredità prendendo le mosse da una mostra che per la prima volta viene pensata e rivolta a un pubblico internazionale, per raccontare e dare forma visiva alla poliedrica esperienza olivettiana.

Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta è un progetto espositivo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Fondazione MAXXI – MAXXI Architettura e Fondazione Adriano Olivetti, a cura di Pippo Ciorra, Francesca Limana, Matilde Trevisani, realizzata con il contributo di Olivetti (main sponsor) e Translated (sponsor). Già allestita in Russia, Germania, Spagna e Portogallo, viaggerà anche nel 2022 attraverso la rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo

Universo Olivetti segue l’iscrizione di Ivrea nella Lista del Patrimonio Mondiale dei Siti UNESCO, avvenuto nel 2018. Attraverso una galleria di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e materiali multimediali, si torna a ragionare sulla stringente attualità di una figura come quella di Adriano Olivetti, così come sul modello d’impresa unico e innovativo costituito attorno a Ivrea.

Parte essenziale della mostra è un progetto di committenza fotografica, a cura di Simona Antonacci, affidato a quattro importanti autori italiani: Luca Campigotto, Claudio Gobbi, Francesco Mattuzzi, Valentina Vannicola. A loro è stato chiesto di interpretare Ivrea e il suo patrimonio con l’obiettivo di legare alla ricerca e al racconto dell’heritage uno sguardo orientato al futuro.

La scelta di integrare il percorso di materiali e documenti dedicati alla concreta utopia realizzata di Olivetti, con una campagna fotografica d’autore, nasce dal desiderio di affidare a uno sguardo esterno e attuale il racconto di questo luogo incredibile e unico per densità di valori e significati.

La conversazione a più voci è stata un’occasione per approfondire un lavoro d’autore che è riuscito ad andare oltre quell’universo concreto rappresentato dalla città di Ivrea.

Invitati a lavorare sullo spazio materiale e immateriale dell’Ivrea di Adriano Olivetti, gli autori hanno risposto mostrando interessi e linguaggi differenti. Ciononostante i progetti condividono la scelta di non ritrarre gli spazi con oggettività asettica o con ambizione esaustiva, di non fermarsi alla superficie delle cose, ma di guardare attraverso essa per cogliere un aspetto enigmatico della realtà che va oltre l’immagine acquisita di questi luoghi.

Benché riconducibili a un approccio ora documentario, ora concettuale, ora di documentazione del quotidiano, ora di totale invenzione narrativa, infatti, tutti i lavori attingono a una dimensione “altra”: un tempo sospeso che pone l’immagine in relazione con una dimensione metafisica (Campigotto), con un circuito dialogico di rimandi formali e culturali (Gobbi), con un aspetto enigmatico della realtà (Mattuzzi), con un universo immaginario parallelo (Vannicola).

Forti della loro parzialità e lontani da un racconto didascalico e descrittivo, sono andati alla ricerca di sguardi sulla città di Ivrea capaci di offrire, ancora una volta, materiale all’immaginazione e al pensiero: la fotografia, quella d’autore, fa molto di più che descrivere come sono fatte le cose, ci porta molto più lontano.

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