Innovazione: modello Olivetti per restare in Europa

PNRR Modello Olivetti

Innovazione: modello Olivetti per restare in Europa

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Grazie al nostro Consigliere Enzo Maria Le Fevre Cervini per l’articolo “Innovazione: modello Olivetti per restare in Europa” pubblicato su ISPI online, in cui il progetto sociale, imprenditoriale, politico e culturale di Adriano Olivetti viene letto come un sistema complesso di innovazione che ancora oggi può essere un modello esemplare per l’Europa e per il mondo. Il modello Olivetti è sostenibilità, equità, giustizia, tracce di un’innovazione sociale alla base della democrazia del XXI secolo che speriamo possano svilupparsi attraverso il Piano di Ripresa e Resilienza presentato dal Governo Italiano.

 


Due distinti eventi hanno marcato queste ultime settimane. L’approvazione da parte della Commissione Europea del piano di ripresa e resilienza presentato dal governo Italiano per la mastodontica cifra di oltre 191 miliardi di euro, quasi 5 volte quello francese per intenderci, e il lancio della mostra itinerante Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti, in cui si racconta il progetto olivettiano in tutti suoi aspetti, dimensioni e complessità.

Pur differenti per evidente importanza, questi due eventi  hanno però in comune la possibilità di cucire il passato e il futuro dell’Italia. La mostra per spiegare come nel nostro Paese, nel secondo dopoguerra, si sia riusciti a creare l’eccellenza e trasformare un’impresa del canavese nel gioiello mondiale delle macchine da scrivere prima e dell’elettronica poi, ma anche un modello socio-industriale unico nel suo genere che ha saputo alimentare la cultura del benessere e dello spirito di comunità.

In secondo luogo, un nuovo piano Marshall che l’Italia riceve per rilanciare un Paese che da decenni annaspava nell’agonia di una potenza economica non più al passo con i tempi e che non è riuscita, se non per alcuni settori, a mantenere quell’aura di Paese che era riuscito non solo a ripartire dopo la Seconda Guerra Mondiale ma aveva creato anche le condizioni per considerarsi un pari nei tavoli più importanti a livello internazionale.

Enzo Maria Le Fevre, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti

 

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